Data pubblicazione: mercoledì 8 dicembre 2004
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MATERIALE PASTORALE - ARTICOLI
LA SANTA VERGINE MARIA E L’EUCARESTIA
Con la "Mane Nobiscum Domine" Giovanni Paolo II ha indetto l’anno da dedicare all’approfondimento e all’adorazione del Mistero Eucaristico: Cristo vivo e vero, presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità, nella Sua Chiesa, come fonte di vita e di salvezza per il mondo intero. Nel Mistero di Cristo sappiamo che un posto singolarissimo occupa la S. Vergine Maria. Nella Ecclesia de Eucharistia il Papa indica la Santa Vergine come Maestra e Modello del Mistero Eucaristico, così dice al n° 53:
"Se vogliamo riscoprire in tutta la sua ricchezza il rapporto intimo che lega Chiesa ed Eucaristia, non possiamo dimenticare Maria, Madre e modello della Chiesa. Nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, additando la Vergine Santissima come Maestra nella contemplazione del volto di Cristo, ho inserito tra i misteri della luce anche listituzione dellEucaristia. In effetti, Maria ci può guidare verso questo Santissimo Sacramento, perché ha con esso una relazione profonda. A prima vista, il Vangelo tace su questo tema. Nel racconto dellistituzione, la sera del Giovedì Santo, non si parla di Maria. Si sa invece che Ella era presente tra gli Apostoli, « concordi nella preghiera » (At 1,14), nella prima comunità radunata dopo lAscensione in attesa della Pentecoste. Questa sua presenza non poté certo mancare nelle Celebrazioni eucaristiche tra i fedeli della prima generazione cristiana, assidui « nella frazione del pane » (At 2,42). Ma al di là della sua partecipazione al Convito eucaristico, il rapporto di Maria con lEucaristia si può indirettamente delineare a partire dal suo atteggiamento interiore. Maria è donna « eucaristica » con lintera sua vita. La Chiesa, guardando a Maria come a suo modello, è chiamata ad imitarla anche nel suo rapporto con questo Mistero santissimo." Come sappiamo, il Concilio di Efeso (431) ha proclamato e riconosciuto Maria come Madre di Dio. Proprio in virtù di questo altissimo titolo e del compito vitale ed esistenziale che una Creatura particolarissima ha ricevuto per collaborare alla redenzione dell’umanità, possiamo comprendere l’unità profonda tra il Mistero Eucaristico e la Santa Vergine Maria. Nell’Eucarestia è presente il Figlio di Dio fatto uomo, vero Dio e vero Uomo. Ciò è avvenuto circa duemila anni fa, lo straordinario del Mistero Eucaristico è che il Verbo che si è fatto carne nel grembo della Vergine Maria ancora oggi con quell’unica Incarnazione si rende presente in modo sacramentale sempre per mezzo della S. Vergine su tutti gli altari del mondo. È Maria che dona alla Chiesa e all’umanità Suo Figlio affinché il mondo si nutra della Parola e del Pane di Vita Eterna. Se Dio ha scelto Maria SS. per venire nel mondo circa duemila anni fa non cambierà mai più questa Via né potrebbe cambiarla in virtù della sua totale fedeltà e coerenza al disegno della salvezza che Egli ha preordinato nella Sua divina sapienza fin dall’eternità. Allo stesso modo se l’uomo vuole incontrare in pienezza Dio nel Suo Mistero di Salvezza non può che percorrere la stessa Via che Dio ha scelto, cioè Maria che ci conduce all’incontro con Cristo suo Figlio e per mezzo suo con il Volto del Padre, Dio di amore e misericordia (San Luigi Maria Grignon De Montfort). Maria, è dunque donna pienamente Eucaristica poiché è Lei che genera l’Eucarestia nel Suo grembo verginale e immacolato, ma prima ancora di generarla è Lei ad esserne pienamente assimilata e trasformata. L’Eucarestia, infatti comprende tutta la vita di Cristo: dall’Incarnazione alla vita nascosta e pubblica, alla passione morte e resurrezione, all’ascensione gloriosa al cielo dove siede onnipotente alla destra del Padre. La vita di Maria è stata divinamente, in quanto piena di Grazia, assimilata a tutto il Mistero di salvezza del Cristo Suo Figlio e pertanto non può non essere presente dove l’Eucarestia si celebra e si adora, oggi come nel cenacolo insieme agli Apostoli. Il suo cantico di lode è un sacrificio purissimo che Ella rende all’onnipotente per la sua infinita misericordia in tutta umiltà e verità: "L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perche ha guardato l’umiltà della sua serva d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata" (Lc 1,46-48). Ma il culmine della dimensione eucaristica di Maria viene raggiunto nell’olocausto spirituale profondissimo e a Dio gradito, quando l’ombra della croce si posa sul suo volto e il corpo martoriato del figlio viene deposto sullo stesso grembo che l’ha generato. Chissà quante volte Maria ha meditato sulle parole del vecchio Simeone: "E anche a te una spada trafiggerà l’anima" (Lc 2, 35b), fino a quando ne comprese e ne visse tutta la drammaticità ai piedi della croce, dove l’apice del Sacrificio Eucaristico viene consumato: il pane è spezzato e dalla ferita del divino costato sgorga sangue nel calice che sull’Altare viene consacrato, come nell’ultima Cena profeticamente e realmente Gesù aveva già anticipato e celebrato. Maria e li ai piedi della croce ad immolarsi e assimilarsi nelle profondità abissali del suo spirito al sacrificio di Suo Figlio come oggi è li presente su tutti gli altari del mondo a perpetuare il memoriale dell’unica ed eterna alleanza tra Dio Trinità e l’umanità di tutti i tempi. Alleanza che altro non è che vincolo di comunione filiale con il Padre per mezzo del Figlio nella onnipotenza dello Spirito Santo. Anche in questo Maria è donna totalmente eucaristica: non vi è ne vi sarà mai una creatura che giungerà alla unione con Dio e per mezzo Suo con l’umanità in modo più profondo e perfetto di quanto la Santa Vergine abbia raggiunto. Lei e la Madre di Dio e la Madre dell’intera umanità. Come nella dimensione umana il legame materno è il più forte e più profondo, così anche nella dimensione della grazia divina la maternità verginale di Maria è il vincolo più saldo e perfetto che supera l’unione degli stessi Angeli e Santi fra di loro e con Dio. Ma la Donna vestita di sole ( Ap 12, 1) è anche la Sposa dello Spirito Santo e la Figlia prediletta del Padre celeste. La comunione della Santa Vergine Maria con Dio Trinità è così perfetta e pura che i Santi Padri della Chiesa la onorarono in modo sublime con tantissimi titoli di onore, ciò per significare che oltre la Vergine Maria nessun altro avrebbe mai più avuto tali e tanti privilegi da Dio Trinità quanto Ella ne ricevette. Per il credente, figlio di Dio e figlio di Maria, l’atteggiamento migliore per entrare in contatto con il Mistero Eucaristico è quello di affidarsi alla Madre di Dio, di sforzarsi di avere le sue disposizioni interiori, di lasciare agire la Grazia per conformarsi al Mistero che celebra e adora. Nella celebrazione Eucaristica non c’è modo migliore di onorare il Verbo che si fa carne se non chiedendo a Maria che il nostro cuore divenga il Suo Cuore, che la nostra fede sia la Sua Fede, che il nostro amore sia il Suo Amore, che il nostro sacrificio sia il Suo Sacrificio, perché anche noi un giorno insieme a Lei possiamo cantare il sublime cantico di gloria, che è sgorgato con infinita gratitudine dal Suo Cuore Immacolato, per l’eternità:
"L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore."
Sac. Pietro Cutuli
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