Data pubblicazione: domenica 19 gennaio 2003
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RUBRICHE - CERCATORI DI DIO NEL MARE DELLA VITA
Madre Teresa di Calcutta
Un piccolo corpo che cela un amore incontenibile! Vi sono persone che Dio chiama ad essere acquedotti della sua grazia e del suo amore. Persone che non hanno niente di diverso dalle altre se non la volontà di dire un "si" pieno alla chiama di Gesù all'Amore che inesorabilmente c'invita a nutrirci del banchetto vero della vita: amare superando ogni grettezza umana.
Madre Teresa e tra queste. In lei l'onnipotenza divina si è manifestata in tutto il suo splendore. Chiamata a servire gli ultimi tra i poveri ha saputo vedere in loro il volto di Cristo perché prima l'aveva contemplato misticamente adombrato nell'Eucaristia. Per lei i miseri cenci maleodoranti dei moribondi erano come la Sindone profumata di regali aromi, che avvolse il corpo martoriato e benedetto del Signore. Gli sguardi tristi e angosciati dei lebbrosi, ma luminosissimi per la luce che la carne franta lasciava trasparire dai cieli, erano come lo sguardo di Gesù sulla via del Calvario quando incontrò sua Madre dolorosa e fidente, fusione di sguardi avvinti dalla stessa sorte tragica e meravigliosa che si sarebbe consumata sul Golgota e nella fredda roccia. I vagiti e i pianti dei bimbi abbandonati erano come il vagito del Figlio di Dio nella grotta di Betlemme abbandonato dagli uomini, ma custodito e teneramente accarezzato da Giuseppe e Maria in un abbraccio dolcissimo che ripagava di tutte le indifferenze e freddezze degli uomini.
Cercatrice di Dio nel Mare della vita, Madre Teresa sapeva incontrare l'eterno nel tempo, la gioia nella sofferenza, la consolazione nell'indifferenza, l'amore nell'odio.
Sac. Pietro Cutuli
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