Data pubblicazione: giovedì 27 febbraio 2003
|
|
RUBRICHE - VIVERE INSIEME
Dov'è Luca? A proposito della sparizione di Francica
Ogni anno un numero incredibile di persone sparisce nel nulla, soprattutto giovanissimi. Molti di loro si trovano, di altri non se ne sa più niente. E’ come se si fossero volatilizzati, cancellati. Nel mondo spariscono ogni anno molte migliaia di persone. Ogni anno in Italia sono dichiarati scomparsi oltre 2000 minori. Alcuni di loro tornano a casa da soli, altri vengono ritrovati dalle forze dell'ordine, altri ancora non hanno mai fatto ritorno. Secondo le cifre del Ministero dell'Interno, solo nel 1996, sono stati dichiarati scomparsi 2391 minori. Di questi, 1912 hanno riabbracciato le loro famiglie. Al marzo '98 i minori dichiarati scomparsi erano 1419, di cui 796 sono stati rintracciati dalle forze dell'ordine. Che fine fanno i tanti di cui si perderà ogni traccia? Per farsi una pallida idea di quanto è grave il fenomeno basti sapere che, nel 1997, un quotidiano nazionale titolava un lungo pezzo: “Dal ’90 quadruplicati i ragazzi spariti”. Oggi sono molti di più. Un calcolo, anche approssimativo, è impossibile. Il quotidiano, tra l’altro, denunciava: “Cresce il numero dei giovani, soprattutto tra i 15 e i 18 anni, che svaniscono nel nulla. Le piste: droga, sette religiose, voglia d’avventura e mercato degli schiavi”. Nel mondo la situazione è molto più allarmante. Solo negli Stati Uniti ogni giorno scompaiono 2200 bambini. Tra questi “desaparecidos” tanti sono, anche, i bambini al di sotto dei dieci anni. E’ un problema grave, molto sentito in Europa, ne fanno fede la “Raccomandazione” (n.R-79-6) in relazione alle “Missing Persons” stabilita dal Council of Europe e la pubblicazione della Oxford Up. “The dictionary of national biography: missing person”. Il problema è ancora più bruciante quando a sparire non sono gli altri, ma quelli che mi abitano vicino, quello del mio paese o il mio compagno di banco. Si, perché anche da noi si sparisce e la tensione sul problema, superato lo spazio occupato nella cronaca solo inizialmente, va scemando fino a cadere nel dimenticatoio. Il corsivo di oggi, è dedicato a Luca Cristello, quattordici anni, scomparso il 17 maggio da Francica, un paesino a dieci chilometri da Vibo Valentia. I genitori del ragazzino sono separati da tempo, e lui è cresciuto in un istituto dove ha vissuto fino allo scorso anno. Poi ha raggiunto la mamma a Torino, e qui ha trovato un lavoro come manovale. Un lavoro che ancora doveva essergli pagato. Per Pasqua, in occasione del matrimonio di sua sorella, Luca è tornato a Francica. Telefonava continuamente a Torino perché voleva avere i soldi che gli spettavano. Tutte le ricerche effettuate nella zona anche dalle unità cinofile sono finora risultate vane. La trasmissione 9 e un quarto, condotta da Monica Mirenzio su Radio Onda Verde, un mese fa si è occupata nuovamente del caso ma i risultati, ancora oggi, non riescono a far intravedere niente di buono. Non c’è pace, non c’è Natale, non c’è consolazione per una famiglia che vede sparire nel nulla un proprio caro. Ma come è possibile? Siamo anonimi? Nessuno si accorge di niente? Allora siamo stranieri anche a casa nostra! E proprio un extracomunitario, uno che del paese non è nativo, Azhiz, giovane uomo marocchino che vive a Francica - definito dai carabinieri come testimone "molto attendibile" - ha raccontato di aver visto Luca la sera della scomparsa, in piazza, mentre saliva tranquillamente su un'auto scura di piccola cilindrata. "Erano circa le sette e mezzo di sera - spiega Azhiz -; a bordo della macchina c'erano tre giovani, che sicuramente Luca conosceva. Hanno dato un colpo di clacson, il ragazzo si è avvicinato ed è salito sull'auto". Luca, dunque, il 17 maggio aveva un appuntamento con queste persone. Chi erano, e dove erano diretti? Perché da allora Luca non ha più dato notizie di sé? Qualcuno in paese pensa sia finito nella rete della sporca pedofilia, intrappolato da persone senza scrupoli. Quanto ha recentemente svelato la maxi-inchiesta di Torre Annunziata sulla pedofilia via Internet, va al di là di ogni immaginazione l’Italia ha appreso con sgomento che con sette milioni si può vedere uccidere un innocente, uno per spiarlo nudo, ecc. Ora si pensa, con orrore, alla tremenda fine che hanno potuto fare alcuni dei tanti giovanissimi scomparsi. Ci auguriamo e lo speriamo dal profondo che Luca sia al di fuori di tutto questo. Francamente, anche il suo parroco don Fiorillo, da me raggiunto personalmente non sa più cosa pensare. Un mistero. Una dichiarazione che non è rinuncia ad investigare e a indagare, ma una sollecitazione affinché tutti coloro che seguono questa rubrica, possano darci una mano a non far sparire questo caso dai giornali, dalla radio, dalla televisione, ma soprattutto dalla testa e dal cuore delle gente, perché quando qualcuno manca a casa mia, non può essere che un brutto Natale. Forza Luca, dovunque tu sia. Il nostro urlo disperato si trasformi nella speranza di poterti presto rivedere e riabbracciare.
Don Salvatore Danilo DAlessandro
|