Data pubblicazione: lunedì 14 ottobre 2002
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SPIRITUALITÀ - IL SACRO CUORE E I SANTI
SUL CUORE DI GIESÙ di Sant'Alfonzo Maria De Liguori
1. Disse Giesù a S. Caterina da Siena, che dopo la morte egli volle ricevere la ferita della lancia nel cuore, acciocché l'uomo comprendesse, ch'egli l'amava più di quello, che l'aveva dimostrato colle pene esterne; mentre le pene di Sua Passione erano state finite, ma l'amore Suo era infinito. Onde le facea vedere quel Suo Cuore ferito per farle intendere, ch'egli l'amava più di quello, che intender Ella potesse dalle pene sofferte.
2. Essendosi communicata un giorno la V. Maria Vola Monaca Cisterciense parvele, che Giesù le prese il cuore e ponendolo nel Suo Costato lo strinse talmente col Suo Cuore Divino che di due se ne fece un solo, acciocché gli affetti desideri. D'allora innanzi fussero l'istessi. Un'altra volta parvele che Giesù l'invitasse ad entrare nel Suo Costato aperto con dirle: Esci sposa diletta da ogni terreno affetto: Entra qui e riponi l'anima tua sopra il mio cuore. E subito intese estinguersi ogni amor proprio, e accendersi dell'istesso amore, di cui ardeva il Suo Giesù, e sfavillava nel petto di lei. In modo che pareala poi, che ogni Altare dove stava Giesù Sacramentato, ardesse come fornace. March: 8a: Qu. 23. 24. 7bre.
3. Santa Francesca Romana dopo aversi communicata vide su di un prezioso Tabernacolo un candidissimo Agnello, a cui facean riverenze e lodi due schiere di bianchi agnellini: Vide che usciva una limpidissima fonte dal suo aperto Costato, in cui compariva come un Sole il suo Divino Cuore, il quale replicava quella parola spesso: Chi ha sete venga a me: chi ha sete venga a me.
Alfonzo Maria De Liguori, Santo
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