Data pubblicazione: mercoledì 12 marzo 2003
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SPIRITUALITÀ - IL SACRO CUORE E I SANTI
Offerta al Sacro Cuore di Gesù Cristo
Quest’offerta si fa per onorare il divin Cuore, sede di tutte le virtù, fonte di ogni benedizione e rifugio di tutte le anime sante. Le principali virtù che s’intende onorare in lui sono: anzitutto, l’amore ardentissimo per Dio, suo Padre, assieme a un profondissimo rispetto e alla più grande umiltà che sia mai esistita; in secondo luogo, una pazienza infinita nei mali, una contrizione e un dolore estremo per i peccati dei quali si era caricato, la fiducia di un figlio tenerissimo e al contempo la confusione di un grandissimo peccatore, in terzo luogo, una vivissima compassione per le nostre miserie, un amore sconfinato, nonostante queste stesse miserie un amore sconfinato, e nonostante tutte le passioni, ognuna delle quali spinta al sul culmine, una inalterabilità d’animo derivante da una così perfetta conformità alla volontà di Dio, da non poter essere turbato da alcun evento, per quanto contrario si presentasse al suo zelo, alla sua umiltà, al suo stesso amore e a tutte le altre disposizioni in cui si trovava. Questo Cuore prova continuamente, fin dov’e possibile, gli stessi sentimenti e soprattutto è sempre ardente d’amore verso gli uomini, sempre aperto ad effondere su di loro ogni genere di grazie e di benedizioni, sempre toccato dai nostri mali, sempre pressato dal desiderio di farci partecipi dei suoi tesori e di dare se stesso a noi, sempre disposto ad accoglierci e a farsi nostro rifugio, dimora paradiso fin da questa vita. In cambio di tutto ciò, non trova nel cuore degli uomini se non durezza, dimenticanza, disprezzo, ingratitudine: ama e non è amato, e neppure si conosce il suo amore, perché non ci si degna nemmeno di ricevere i doni attraverso i quali vorrebbe testimoniarlo, né di ascoltare le tenere e intime dichiarazioni che vorrebbe fare al nostro cuore.
151. Come riparazione per tanti oltraggi e per tanto crudeli ingratitudini, o adorabilissimo e amabilissimo Cuore del mio amabile Gesù, e per evitare, quanto posso,di cadere in una simile sventura, Vi offro il mio cuore con tutti gli impulsi di cui è capace, mi do interamente a Voi; e fin d’ora dichiaro con tutta sincerità, così mi pare, che desidero dimenticarmi di me stesso e di tutto ciò che può riguardarmi, onde rimuovere l’ostacolo che m’impedisca l’ingresso in quel divino Cuore che Voi avete la bontà di aprirmi, in cui spero di entrare per vivere in esso e per morirvi insieme con i vostri più fedeli servitori, tutto penetrato e infiammato del vostro amore. Offro a questo Cuore tutto il merito, tutta la riparazione di tutte le messe, di tutte le preghiere, di tutti gli atti di mortificazione, di tutte le pratiche religiose di tutti gli atti di zelo, di umiltà, di obbedienza e di ogni altra virtù che eserciterò fino all’ultimo istante della mia vita. Non solamente tutto ciò servirà a onorare il Cuore di Gesù e le sue mirabili disposizioni, ma io inoltre lo prego umilmente di accettare la completa donazione che gliene faccio, di disporne nella maniera che a lui piacerà e in favore di ciò che vorrà; e dal momento che ho già destinato alle anime sante del purgatorio quanto nelle mie azioni può soddisfare la giustizia divina, desidero che venga loro applicato secondo il beneplacito del Cuore di Gesù. Questo non impedirà che io adempia all’obbligo che ho di celebrare messe e di pregare per certe intenzioni che l’obbedienza mi prescrive; che io riservi per motivi di carità delle messe per persone povere o per i miei fratelli ed amici che me lo chiedono;e poiché in tal caso mi servirò di un bene che non mi appartiene,intendo, com’è giusto, che l’obbedienza, la carità e le altre virtù che praticherò in queste occasioni, siano tutte per il Cuore di Gesù,da cui avrò attinto di che esercitare tali virtù, le quali, di conseguenza, gli apparterranno senza riserva.
152. Sacro Cuore di Gesù, insegnatemi il perfetto oblio di me stesso, poiché è la sola via per entrare in Voi. Dal momento che tutto ciò che farò in avvenire sarà per Voi, fate in modo che io non faccia niente che di Voi non sia degno. Insegnatemi quel che dovevo fare per giungere alla purezza del vostro amore, del quale mi avete ispirato il desiderio. Sento in me una gran volontà di piacervi e altrettanta impotenza a riuscirvi senza una gran luce e uno specialissimo aiuto che non posso aspettarmi se non da Voi. Fate in me la vostra volontà, Signore; io sono di ostacolo a questo, lo so bene; ma vorrei tanto, mi pare, non essere di ostacolo.Spetta a Voi fare tutto, divin Cuore di Gesù Cristo; Voi solo avrete tutta la gloria della mia santificazione, se mi faccio santo; questo mi pare più chiaro del giorno;ma sarà per Voi una grande gloria, ed è unicamente per questo che voglio aspirare alla perfezione. Così sia.
Claudio De La Colombiere s.j., Santo
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