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Data pubblicazione: mercoledì 7 febbraio 2007
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SPIRITUALITÀ - RAGGI DEL CUORE DI GESÙ
Idolatria
Quando l’uomo rinuncia all’adorazione dell’unico vero Dio, cade inesorabilmente nell’idolatria: elevare al ruolo di Dio ciò che Dio non è.
L’idolatria può essere manifesta o nascosta, cosciente o inconscia, mai però senza responsabilità.
Ciò che produce nell’animo umano è devastante: l’io s’insuperbisce e si sostituisce a Dio e l’idolo diventa soltanto un pretesto per nascondere o manifestare la propria disubbidienza e superbia.
Così nasce il fanatismo religioso che giunge a usare il nome di Dio per uccidere e stoltamente uccidersi in una anti-logica di distruzione e autodistruzione destinata a condurre alla perdizione eterna.
Nasce il tifo ottuso e frenato negli stadi che adora un piccolo idolo di cuoio gonfio d’aria cui si offre tutta la propria vita nell’attesa spasmodica della prossima partita e che sfocia in manifestazioni di cieca violenza.
Nel passato esisteva la prostituzione sacra oggi spesso esiste solo la prostituzione in una idolatria del sesso che diventa libertinaggio perverso e negazione dei valori più evidenti e sacri della vita umana.
L’idolatria del denaro viene utilizzata per accrescere il proprio prestigio e potere sempre a danno di altri e abbiamo lo scandalo dei milioni di morti per fame e malattia quando nel mondo c’è pane e medicine in sovrabbondanza per tutti.
In realtà l’uomo idolatra e superbo è un povero schiavo ingannato da satana succube dei propri istinti e passioni.
Solo la vera adorazione in Spirito e verità nella conoscenza umile della propria creaturalità rende libero l’uomo, della libertà della grazia e dell’amore di Dio Uno e Trino rivelato in Cristo Uomo e Dio.
Sac. Pietro Cutuli
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Il giorno appresso, dopo mezzogiorno, quando sono entrata nella sala, ho visto una persona che stava agonizzando ed ho saputo che l'agonia era cominciata di notte. Dopo aver verificato ho saputo che era proprio quando mi era stato chiesto di pregare. Ad un tratto sentii nell'anima una voce: “Recita la coroncina che ti ho insegnato”. Corsi a prendere il rosario, m'inginocchiai vicino all'agonizzante e cominciai con tutto il fervore dello spirito a recitare la coroncina. Improvvisamente l'agonizzante aprì gli occhi, guardò verso di me e non riuscii a terminare tutta la coroncina che essa era già morta in una misteriosa serenità.
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