Notizia di venerdì 31 dicembre 2004
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Messaggio per il nuovo anno 2005
Carissimi Amici, Fondatori, Volontari, Sostenitori e Benefattori dell’Associazione del Sacro Cuore di Gesù,
l’anno 2004 si è chiuso con la tragedia immane del terremoto-maremoto che ha coinvolto tutto il Sudest Asiatico direttamente e di riflesso tutto il mondo, con più di 120.000 morti. Vi scrivo con ancora negli occhi le immagini tragiche e drammatiche delle immense onde che spazzano via intere città con i loro abitanti, sembrava quasi che un capitolo del libro dell’Apocalisse si realizzasse ai nostri giorni. Anche l’anno ormai passato ha portato con se ricordi dolorosi di fame, guerra, odio, violenza, perversità e drammi quali le catastrofi naturali, che in qualche modo sono causa anch’esse del peccato dell’uomo direttamente o indirettamente. Come alle origini il peccato ha coinvolto tutto il cosmo nella sua dinamica di sofferenza e di morte, così è ancora oggi. Se il cuore degli uomini si convertisse a Cristo e invocasse il perdono e la grazia di Dio, molte catastrofi “naturali” non avverrebbero. In questo panorama mondiale di sofferenza, fame, guerra e morte, sembrerebbe quasi che la speranza di poter cambiare le sorti del mondo e dell’umanità sia impossibile e che l’umanità stessa sia destinata alla distruzione. Tutto ciò però non basta a spegnere nel nostro cuore la luce della fede con la quale crediamo che “la casa costruita sulla roccia, che è Cristo, non crolla”; e non ci fa dimenticare le parole di Gesù: “Non abbiate paura, io ho vinto il mondo”. Già oggi sono presenti grandi germi di bene che silenziosamente e costantemente Dio semina nel mondo attraverso cuori e mani generose e menti illuminate, germi che risollevano il mondo e lo custodiscono dai mali più terribili. Chi crede in Cristo, vince il mondo con i suoi drammi e le sue miserie e riesce ad avere una luce di speranza anche nell’oscurità più fitta. Quando tutti brancolano nel buio, l’uomo di fede cammina sicuro sulla via che l’Onnipotente fatto uomo ha percorso sapendo dove va e perché. La fede che ci unisce a Dio in Cristo, suo Figlio Unigenito, è la forza che può “spostare le montagne” e cambiare il cuore dell’uomo. Nella fede noi preghiamo, soffriamo e speriamo, ci affidiamo a Dio e costruiamo quotidianamente un mondo migliore. Nella fede guardiamo lontano verso orizzonti di pace e di amore, con la certezza che tutto ciò che Dio benedice si realizzerà. Nella fede sentiamo la presenza di Gesù Signore e giudice ultimo della storia, ma anche fratello e amico che ci conduce sicuri verso il Cuore del Padre. È la Fede che nasce dall’ascolto della Parola di Cristo e si nutre e rafforza con i Sacramenti, che illuminando il nostro cammino di Speranza riempie il nostro cuore di Carità, in particolare verso gli ultimi e più bisognosi e sofferenti. In questo cammino, abbiamo la sicurezza di un’altra presenza che ci conforta e con la sua tenerezza materna addolcisce i momenti più difficili: Maria. La Santa Vergine Madre di Dio, è Colei che incessantemente veglia sul cammino dei suoi figli e intercede premurosamente presso il suo Figlio divino ottenendoci tutte le grazie necessarie per non abbatterci nelle difficoltà della vita. Con tali sentimenti di speranza e con la benedizione del Cuore di Cristo e l’intercessione del Cuore Immacolato di Maria, prevedo immensi frutti di grazia che la nostra Associazione realizzerà se il nostro impegno e la nostra generosità nel rispondere alla chiamata del Sacro Cuore per il bene dell’umanità sarà sempre più sincero e coinvolgente. Al Cuore Divino che ci chiama dobbiamo rispondere come Maria il nostro “Si!” senza remore o paure e una grande aurora di luce e di pace si leverà sul mondo intero! Vi auguro per il nuovo anno serenità e pace, gioia e amore con la benedizione divina del Sacro Cuore di Gesù per voi, le vostre famiglie e per tutto il bene che avete nel cuore di realizzare.
In Cristo Sac. Pietro Cutuli
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