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ALLA MENSA DELLA PAROLA - AUTORI VARI
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Data inserimento: 11/10/2007 XXV DOMENICA DEL T. O.: IL RICCO E IL POVERO
Contrasti come vengono riportati in questa parabola si ritrovano in tutte le letterature e soprattutto ai nostri giorni possiamo sperimentare la verità, la grande divisione che c’è nell’uomo moderno. Da una parte i ricchi, che accrescono sempre più la loro ricchezza man mano che ne sperimentano la potenza; dall’altra i poveri, veramente poveri;soltanto essi credono che ci sia nel mondo moderno tanta povertà. Gesù, con questa parabola, mette in risalto tutti i contrasti di cui aveva parlato singolarmente nel corso della sua evangelizzazione: peccatori e santi, sani e ammalati, buoni e cattivi, fedeli e infedeli ai propri doveri. Inoltre, si possono indicare come emblematiche le situazioni cui va incontro la Santa più vicina a noi nel tempo: Madre Teresa di Calcutta. Però, contrasti così evidenti e conseguenze negative per chi osserva il mondo di oggi, non scuotono affatto le coscienze e non fanno riflettere tra questa vita e l’altra ,separate da un muro che si presenta invalicabile, anzi i più ricchi fanno di tutto per impadronirsi di quel poco che c’è nelle mani dei poveri. Questi, pensano che realizzeranno lo scopo della propria vita attirando a sé la ricchezza con i suoi possessori. Il povero ,in qualunque parte del mondo, lotta o attivamente o passivamente in quanto ammonisce con la sua stessa povertà e gli uomini invano sollecitano delle leggi adeguate,statuti delle diverse categorie di poveri. Per questi due terzi del mondo che costituiscono l’umanità povera, sembra che sia fisicamente impossibile cambiare la loro situazione: le leggi si ammucchiano una sull’altra, mettono in risalto sempre gli stessi slogan, ma i bambini muoiono di fame e di sete, i genitori si consumano nell’ansiosa speranza di avere qualcosa per i propri figli. Il messaggio evangelico viene proclamato con grande enfasi, su tutte le tonalità, nelle diverse lingue degli uomini, ma i bambini continuano a morire di fame e di sete, i genitori si consumano nell’ansiosa ricerca di quanto sarebbe necessario. C’è un’altra cosa che non cambia mai: il crudele destino che attende coloro che consumano le proprie ricchezze e quelle degli altri. Le nuove scoperte scientifiche, uomini di buona volontà che girano per il mondo rilevandone i contrasti vengono applauditi, portati in trionfo, ma nel mondo le cose non cambiano perché le parole che potrebbero veramente cambiare l’umanità sono coperte da uno strato enorme di polvere. L’uomo se ne accorge quando si deve presentare a Cristo, povero ed umile, immagine dell’uomo sofferente.
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Ad un tratto vidi un gran libro che è davanti al trono e mi venne dato il libro perché lo leggessi. Quel libro era scritto col sangue; io però non potei leggere nulla se non il Nome di Gesù. Allora sentii una voce, che mi disse: “ Non è ancora venuta la tua ora “. Prese il libro e udii queste parole: “ Tu sarai testimone della Mia infinita Misericordia. In questo libro sono scritte le anime che hanno venerato la Mia Misericordia “. Fui inondata di gioia, vedendo la grande bontà di Dio.
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