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Data inserimento: 22/02/2007 I DOMENICA DI QUARESIMA: LE TENTAZIONI
All’inizio della Quaresima, cioè di quel periodo di 40 giorni che ci prepara alla Pasqua, vorrei confrontare la mia esperienza con qualcuno di voi, chiunque lo voglia, anche se solo nell’intimo di ciascuno. Mi capita alle volte, di sentire il bisogno di ritirarmi mentalmente in un deserto, un paesaggio-non paesaggio, in maniera che possa immaginare quello che voglio, e quindi necessariamente rivivere tanti ricordi e situazioni della mia vita. Lo ha fatto prima di tutti Gesù. Egli prima di iniziare la sua missione è andato nel deserto, ed essendo solo ed affamato, gli si è presentato il demonio, con “scintillanti” proposte. Tante volte mi è capitato di pensare che in quel momento mi veniva data la possibilità delle scelte che mi avrebbero assicurato il futuro: impegni straordinari in qualche attività, valorizzazione di ciò che avevo intorno a me e in me stesso, opportunità di ambienti di lavoro in cui avrei potuto avere una certa sicurezza economica. Ho tentato, qualcosa l’ho ottenuta, ma mi sono accorto che il mio “pezzo di pane” non veniva da dove io speravo: il Signore mi ha fatto trovare modi nuovi per ottenere e mangiare il “vero pane”, quello che sazia per sempre anche se con maggiore sacrificio. Gesù ha risposto: “Non di solo pane vive l’uomo”. Se proprio era necessario lavorare dove ormai mi trovavo, potevo almeno specializzarmi in un campo della pastorale. E così frequentavo convegni,qualche congresso, ascoltavo e leggevo lavori di persone importanti, frequentavo incontri in campo diocesano. E ottenevo qualche nuovo incarico accettando i consigli degli altri che mi illudevano di poter fare meglio. Praticamente volevo salire più in alto, tentare una scalata.... E Gesù ha risposto: “Non tentare il Signore Dio Tuo”. Io ,come altri confratelli, ho pensato di esercitare altrove il mio ministero, pensando di poter realizzare la mia tendenza all’insegnamento, in un ambiente più grande,dove avrei potuto meglio qualificarmi e realizzare il desiderio di una cultura maggiore. Qualche progetto c’è stato, ma senza che io lo chiedessi, tuttavia si capiva che accettavo con piacere. Però diverse circostanze e avvenimenti particolari mi hanno fatto capire che il mio posto era lì dove mi trovavo: dovevo convincermi che alcune scelte dovevano essere fatte da me e non dagli altri per me. E Gesù ha risposto: “Adorerai il Signore Dio Tuo e a lui solo servirai”. Questo mi ha suggerito la riflessione sul Vangelo della prima domenica di Quaresima. La mia non è stata una storia particolare. Anche molti amici laici e sacerdoti hanno rischiato di cadere in questa tentazione. Alcuni in parte ci sono riusciti. Ho pensato allora alle parole di Gesù: “Chi mi vuol seguire rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Le brame dell’uomo sono tante e spesso ci tormentano la vita, la Quaresima è il tempo della conversione per quelli che credono, al fine di realizzare i propri impegni battesimali. Per quelli che non credono, può essere un’occasione per ripensare con serietà agli interrogativi fondamentali di ogni esistenza umana: Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Per tutti è necessario creare intorno a sè un deserto per poter meglio riflettere.
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Desidero che ti trasformi tutta in amore e arda nel fuoco come una pura vittima damore.
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