L'Associazione ¬ |
|
La Diocesi ¬ |
|
International view ¬ |
|
Il Sito ¬ |
|
Varie ¬ |
|
Il respiro del Cuore ¬ |
|
|
ALLA MENSA DELLA PAROLA - AUTORI VARI
|
|
Data inserimento: 27/10/2006 XXX DOMENICA DEL T.O.: BARTIMEO IL CIECO CHE NON AVEVA PERSO LA SPERANZA.
Da quanto tempo Bartimeo si recava allo stesso posto per chiedere lelemosina: riceveva quello che gli bastava giorno per giorno, ma nessuno gli dava il dono più prezioso, cioè la vista. Un giorno, sente il vocio di una folla che avanza, il rumore diventa sempre più forte e viene a sapere che passava Gesù di Nazaret, il figlio di Davide cioè il Messia. Egli credeva nel Signore e aveva sentito parlare dei suoi miracoli. Si mise a gridare: "Figlio di Davide abbi pietà di me!". Qualcuno voleva farlo tacere perchè disturbava, ma quando Gesù sentì quel grido, lo fece accompagnare davanti a sè e gli disse cosa volesse. "Signore che io abbia la vista!". Bartimeo capiva che quella era loccasione buona e non doveva assolutamente farsela sfuggire; così ottenne la guarigione, vide rafforzata la sua fede, decise di seguire Gesù. Di Bartimeo, nel brano evangelico si riferisce il nome, la paternità e la condizione sociale. Dio ci conosce, cammina sulle stesse nostre strade, è al corrente di tutti i nosrti problemi. Per lui non siamo foglie sbattute dal vento senza una meta ma egli conosce gioie e dolori, tristezze e angoscie, i nostri peccati e il segreto desiderio di migliorare noi stessi. Per tutti noi avviene il momento favorevole, si presenta loccasione opportuna, e comprendiamo che non dobbiamo farcela sfuggire, le occasioni, che, dico io, la provvidenza ci offre per cambiare finalmente la propria vita. A volte si tratta di una parola , di qualche fatto rimasto impresso nella nostra mente da quando eravamo bambini. Per altri che aspettano un posto di lavoro, si presenta loccasione ma restiamo scontenti perchè il lavoro ottenuto non risponde alle nostre aspettative o perchè il nostro capoufficio o il preside non ci comprendono e ci sfruttano. Altri desiderano formare una famiglia ma quando finalmente ce lhanno si lamentano dei figli che non sono quelli che loro si aspettavano, della moglie o del marito che non rispondono ai loro ideali. Alcuni vorrebbero ottenere un posto nella vita politica e si impegnano a fondo per arrivare quando però devono esercitare il loro mandato , i "clienti" diventano inopportuni e troppo pretendenti. Anche nel campo religioso ci sono delle insoddisfazioni: il parroco non è poi migliore di quello precedente; il vescovo non si allontana poi molto dagli schemi del suo predecessore. Siamo degli eterni mendicanti, mai contenti di quello che abbiamo e non vediamo ancora Dio in tutte le vicende della vita. Dio stesso non ci soddisfa perchè non sappiamo conciliare la sua infinita potenza con i mali che affliggono la nostra esistenza. E aspettiamo sempre qualcosa di nuovo senza renderci conto che Dio è lì nelle cose che rifiutiamo di accettare. Finalmente i nostri occhi si aprono: sarà una parola buttata a caso da qualcuno, sarà un momento di grazia quando in una chiesa vuota avvertiamo una Presenza che ci illumina e ci promette tanta gioia. Sarà il sorriso del nostro bambino che ci fa gustare la gioia di cui godevamo durante la nostra fanciullezza. Sarà infine il rimorso delle nostre colpe che hanno deturpato limmagine di Dio nella nostra vita e ci promette una gioia della quale sentiamo profondamente bisogno. Allora balziamo in piedi e riprendiamo il nostro cammino con Gesù fiduciosi che loccasione di avere le gioia e di darla ad altri è arrivata anche per noi.
|
|
Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
|
Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
|
|
Le anime sante in paradiso esaltano la Misericordia del Signore, poiché esse hanno sperimentato su di sé questa infinita Misericordia. Ciò che quelle anime fanno in paradiso, io incomincio a farlo già su questa terra. Glorificherò Dio per la Sua infinita bontà e m'impegnerò perché altre anime conoscano e adorino questa inesprimibile ed inconcepibile Misericordia di Dio.
|
|
|