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ALLA MENSA DELLA PAROLA - AUTORI VARI
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Data inserimento: 09/10/2006
IL MATRIMONIO NEL PROGETTO DI DIO
Dopo la proclamazione della Parola di Dio di questa Domenica 27 del Tempo Ordinario,specialmente nella prima e terza lettura, molti, sacerdoti e laici, metteranno in atto tutte le loro capacità oratorie per scagliarsi, anche con violenza, contro le esagerazioni, le volgarità, e l’istinto animalesco di singoli individui e di capi di stato che sovvertono la natura e la sacralità del matrimonio cristiano. E hanno veramente di che lamentarsi considerando cosa sta accadendo anche nei Paesi di tradizione cattolica.
Io penso che considerando le brutture del nostro tempo con maggiore serenità e con più aderenza allo spirito che emana dalla sacra scrittura, si otterrebbero maggiori risultati e ci avvicineremmo di più al pensiero di Dio, se provassimo a descrivere l’uomo in rapporto alla famiglia così come viene fuori,con molta semplicità e naturalezza dal racconto biblico.
Dio ha creato l’uomo e lo ha posto in un mondo meraviglioso, ricco di colori, di mari, di fiumi, di vita assolutamente meravigliosi.
L’ essere umano è destinato a vivere da padrone di tutte queste cose dando ad esse anche il nome. Come padrone ne è anche l’ usufruttuario. Egli però non vuole essere padrone soltanto, ma desidera che lui viva nelle cose e le cose vivano in lui. Dio vuole dare all’uomo tutta la felicità possibile, mentre lo vede ,nonostante tutto, ancora infelice e scontento: ci vuole qualcuno che gli dia conforto, gioia, una compagnia per un possibile scambio di pensieri, di affetti,di gioie e di dolori. Qualcuno, insomma, che parli lo stesso suo linguaggio. Dio, intanto, infonde nell’ uomo un dolce torpore e dopo il suo risveglio gli fa trovare un essere come lui perché parte di lui che si distingue per la sua individualità, ma che nello stesso tempo, lo completi e lo realizzi: é la DONNA. Essa viene a completare l’ uomo sentendosi una cosa sola con lui. Non può più staccarsene e deve vincere quella forza interiore che lo lega strettamente al padre e alla madre, per stare con l’ altra metà di se stesso, per completare l’ opera della creazione iniziata da Dio.
E la coppia umana inizia la sua avventura. Innanzi tutto continuano la vita.
E’ molto sintomatico come in questo discorso su l’ uomo e sulla donna il brano del vangelo parli subito dei bambini. Ritenuti inopportuni dagli stessi Apostoli, essi vengono accolti amorevolmente da Gesù che li abbraccia e li indica come esempio di quella semplicità che dovrebbe essere la caratteristica dell’ uomo per poter meglio realizzare il progetto divino sulla posizione essenziale dell’ unità dell’ uomo e della donna e sul loro dovere di trasmettere la vita.
I problemi che possono nascere nella coppia umana nel matrimonio sono iniziati dagli stessi Apostoli, cioè da alcuni capi della chiesa, che per giustificarsi hanno caricato il progetto semplice di Dio con leggi, disposizioni e di distinzioni tanto che hanno creato confusione e delle volte anche contraddizioni sul progetto semplice di Dio sulla famiglia, facendo nascere i problemi delle unioni di fatto che non hanno nulla a che vedere con il matrimonio; i problemi dei matrimoni tra omosessuali, il problema del divorzio e dell’ aborto invece sono molto chiari nella parola di Dio e nel conseguente insegnamento della chiesa come pure nasce il problema della generazione dei figli, della loro adozione anche da parte di coppie che non hanno nessun rapporto con il problema dei figli.
Il matrimonio, cioè l’ unione tra due esseri umani, non è più occasione di realizzazione del progetto di Dio sulla continuazione della vita, ma un appagamento di basse passioni, di istinti animaleschi, di ambizioni e pretese che non anno alcun fondamento e spiegazione nelle leggi della natura. Considerando così l’ unione tra l’ uomo e la donna, essa diviene un sacramento che favorisce non solo la vita fisica,ma anche la vita della grazia.
Allora in questa meravigliosa avventura dell’ essere umano si è inserito anche Cristo, nato da una Donna vergine, la Madonna. Egli assume la natura umana per cui Dio diventa simile a l’uomo condividendone la gioia e i dolori. Cristo cosi è la più bella immagine visibile del Dio invisibile.
Sac. Agostino Celi OSC
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a
Santa Faustina Kowalska
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Oggi il Signore mi ha detto: “ Va' dalla Superiora e dille che desidero che tutte le suore e le ragazze recitino la coroncina che ti ho insegnato. Devono recitarla per nove giorni e in cappella, al fine di placare lo sdegno del Padre Mio ed impetrare la divina Misericordia per la Polonia “.
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