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ALLA MENSA DELLA PAROLA - AUTORI VARI
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Data inserimento: 03/02/2006 GESU GUARISCE DAL VIRUS DEL... NON AMORE
A chi non piace lamicizia alzi la mano! Sapete una volta ho conosciuto una coppia che per il matrimonio aveva la possibilità di costruirsi la casa in campagna, con un bel giardino, poco distante dal paese di origine però la futura moglie non ha voluto. Perché? Significava ritrovarsi da soli, lei voleva aprire la porta e vedere la casa del vicino, chiudere la finestra e sentire la macchina che passa sotto casa... insomma desiderio primo stare con le persone, vivere insieme. Se ci pensiamo bene questo è il desiderio che ognuno porta dentro, sin da piccoli e a tutte le età. E luomo soffre quando nella relazione si sente preso in giro, non si sente voluto bene per quello che è, quando capisce che laltro non è stato sincero, trasparente... Cè un canto che esprime questa sete di relazione vera senza ambiguità. Riportiamo alcune frasi che ci sembrano più significative: Mi ami davvero non come gli spot che dicono solo bugie Sei bella davvero non come le modelle che ritoccano le fotografie Sei pulita davvero non come la benzina verde che invece è veleno Sei sincera davvero non come le giacche e cravatte delle multinazionali Ho bisogno damore e di un po di verità.
Luomo ha sete di relazione, ma di relazione vera, damore vero. La relazione è una necessità, un bisogno molto umano ben presente anche in Gesù, anzi direi proprio che Gesù è un uomo di relazione. La cosa più bella è che lui ci offre relazioni vere, autentiche. A lui piace stare con la gente e con il Padre. Il Vangelo di oggi ci presenta un Gesù accerchiato da tanta gente, addirittura si dice che "tutta la città era riunita davanti alla porta" della casa in cui si trovava. Perché? Perché desidera il bene degli uomini ed è disposto a dare tempo per guarire, consolare, incoraggiare... insomma si ritrova circondato da tante persone bisognose che hanno sete di relazioni nuove. Anche i miracoli che compie dicono che la vera malattia che tocca luomo è lincapacità di costruire relazioni vere, autentiche, lincapacità di amare. Siamo colpiti da questo virus che solo il contatto con Gesù ci può guarire. Il Vangelo di oggi allinizio ci presenta Gesù che va in casa di Simone, e lì trova la suocera di Simone a letto con la febbre. Gesù "accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli". Di che cosa è malata la suocera di Pietro? La febbre, di cui non si dice a quale malattia fosse dovuta, è semplicemente il segno esteriore che qualcosa non va in lei, che ha bisogno di essere curata. Qual è quindi la malattia che costringe la suocera di Pietro a stare a letto? Un minuto per pensare guardando il brano biblico. Per capirlo bisogna guardare il brano biblico. Appena "la febbre la lasciò"... "essa si mise a servirli", cioè ad amarli. È malata quindi di... chiusura, di egoismo, di non relazione verso gli altri... tanto che appena è rimossa la causa della febbre, "essa si mise a servirli". Lincontro con Gesù ci libera da tutto ciò che ci impedisce di essere noi stessi, di vivere da persone, di amare e Gesù, guarendoci, ci fa capaci di relazioni nuove, di relazioni mosse dallamore, dal desiderio di volere il bene altrui. In missione abbiamo conosciuto Antonia e mi sembra che in lei lincontro con Gesù ha realizzato questo salto di qualità che le ha permesso di riscoprire la vita.
Antonia è una mamma di due figli. Ella crede molto nel matrimonio e quando si è sposata ha investito tutto nel rapporto con suo marito. I primi anni tutto bene tanto che nascono i due figli. Poi dalloggi al domani si è ritrovata senza marito, abbandonata senza una motivazione. Antonia è caduta in depressione, voleva farla finita con tutto e con tutti. Mentre pensava a queste cose è stata avvicinata da alcuni parrocchiani che hanno fatto presente il caso a noi missionari. Così insieme alla gente abbiamo cercato di starle vicino gratuitamente, di offrirle amicizia vera. Le persone che lhanno aiutata, essendo credenti ad un certo punto le hanno regalato una Bibbia, lei ha cominciato a leggerla, rileggerla... e senza che se ne accorgesse lamore di Dio, ha iniziato a toccare la sua vita. Pian piano Antonia ha riscoperto il dono della vita, il dono dei suoi due figli, si è addirittura accorta che tante altre persone erano accomunate da un problema che la riguardava direttamente: tanti come lei vivevano in una casa che non era di loro proprietà. Antonia raggiunta dallamore di Dio si è aperta alla vita sua, della famiglia, di tanti altri. Ha quindi assunto il movimento dei "sem casa" senza casa, perché persone che vivono di affitto, a livello di cittadino. Lei che non aveva studiato si è ritrovata a marciare verso la capitale Brasilia, per farsi voce di tanti poveri. Anche per Antonia cè stato quindi questo salto: dalla chiusura alla vita piena, alla relazione piena con ogni fratello.
Questo è il dono che vorremmo chiedere questa settimana. Offrire a chi ci incontrerà relazioni nuove che puntano alla vita dellaltro, per guarirci gli uni gli altri da quella febbre dellegoismo che ci impedisce di amare. La farmacia di Gesù è aperta 24 ore su 24.
Buona settimana. Comunità Missionaria Villaregia
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Non finisce con queste piccole imperfezioni, ti rivelo un segreto del Mio Cuore, quello che soffro da parte delle anime elette: l'ingratitudine per tante grazie è il nutrimento continuo per il Mio Cuore da parte delle anime elette. Il loro amore è tiepido, il Mio Cuore non può sopportarlo, queste anime Mi costringono a respingerle da Me. Altre non hanno fiducia nella Mia bontà e non vogliono mai gustare la dolce intimità nel proprio cuore, ma Mi cercano chissà dove, lontano, e non Mi trovano. Questa mancaaza di fiducia nella Mia bontà è quella che Mi ferisce maggionmente. Se la Mia morte non vi ha convinti del Mio amore, che cosa vi convincerà? Spesso un'anima Mi ferisce mortalmente e in tal caso nessuno Mi consola. Fanno uso delle Mie grazie per offenderMi. Ci sono delle anime che disprezzano le Mie grazie e tutte le dimostrazioni del Mio amore; non vogliono ascoltare i Miei richiami ma vanno nell'abisso infernale. La perdita di queste anime, Mi procura una tristezza mortale. In questo caso, benché sia Dio, non posso aiutare in nulla l'anima, poiché essa Mi disprezza; essendo libera Mi può disprezzare, oppure Mi può amare. Tu, dispensatrice della Mia Misericordia, parla a tutto il mondo della Mia bontà e così conforterai il Mio Cuore. Molte più cose ti dirò, quando parlerai con Me nel profondo del tuo cuore; lì nessuno può ostacolare la Mia azione, lì riposo come in un orto chiuso.
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