ALLA MENSA DELLA PAROLA - AUTORI VARI
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Data inserimento: 24/08/2004 QUALE POSTO NELLA VITA? XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO C
Vangelo (Lc 14, 1. 7-14) Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: “Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”. Disse poi a colui che l'aveva invitato: “Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti”.
Guai a quell`uomo che si presenta al banchetto senza la veste nuziale! Non gli resta che sentirsi dire immediatamente: "Amico, come hai potuto venire qui?" (Mt 22,12). Egli resterà muto. Allora si dirà ai servi: "Prendetelo, legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nel buio: ivi sarà pianto e stridor di denti" (Mt 22,13). Guai a colui che tiene legato nel fazzoletto il talento ricevuto: mentre gli altri s`industriano a trarne profitto, lui conserva soltanto quello che gli è stato affidato! Ma subito sarà incalzato dai rimbrotti del padrone sdegnato: "Servo malvagio, perché non hai messo il denaro alla banca? Al mio ritorno l`avrei ritirato con gli interessi!" (Lc 19,22-23). Vale a dire: avresti dovuto deporre ai piedi dell`altare questo fardello che non potevi reggere! Perché, mentre tu, commerciante infingardo, non hai fatto che custodire il denaro, hai occupato il posto d`un altro che poteva raddoppiarlo! Per questo, se colui che serve bene si guadagna un buon posto, colui che s`accosta al calice del Signore indegnamente sarà responsabile del Corpo e del Sangue del Signore stesso (cf. 1Cor 11,27). Non tutti i vescovi sono vescovi. Tu pensi a Pietro, ma guarda anche a Giuda! Tu hai in mente Stefano, ma ricorda anche Nicola, detestato dal Signore nella sua Apocalisse! Costui ha inventato tali nefandezze e tali turpitudini che dal suo ceppo è sorta l`eresia degli Ofiti (cf. Ap 2,6). Ognuno si esamini prima d`accostarsi al santo banchetto! Non è la dignità ecclesiastica che fa cristiani, Cornelio il centurione, ancora pagano (cf. At 10), è inondato dai doni dello Spirito Santo; Daniele ancora giovanetto giudica gli anziani (cf. Dn 13); Amos diventa profeta in un istante, mentre coglie more selvatiche (cf. Am 7,14); David, un pastorello, viene eletto re (cf. 1Re 16); e Gesú ama d`un amore di preferenza il piú giovane dei discepoli (cf. Gv 13,23). Mettiti all`ultimo posto, fratello, quando siedi a mensa; cosí se arriva uno meno degno di te, sarai invitato a passare ad un posto piú degno (cf. Lc 14,10). Su chi si riposa il Signore, se non sugli umili, sui miti, su coloro che temono le sue parole? A chi è stato affidato di piú, viene richiesto di piú. "I potenti sopporteranno tormenti tremendi" (Sap 6,7). Nessuno si vanti d`una castità che sia semplice mondezza di corpo; nel giorno del giudizio gli uomini dovranno rendere conto di ogni parola inutile uscita dalla loro bocca, e un`ingiuria rivolta al fratello sarà allora ritenuta un omicidio. Non è facile stare nella posizione di Paolo, od occupare il grado di coloro che regnano ora con Cristo. Potrebbe venire l`angelo da un momento all`altro a lacerare il velo del tuo tempio e a rimuovere il tuo candelabro dal posto che occupa (cf. Mt 27,51; Ap 2,5). Se t`accingi a costruire una torre, fa` prima il calcolo delle spese (cf. Lc 14,28). Il sale divenuto insipido non serve a nient`altro che ad essere gettato via e calpestato dai porci (cf. Mt 5,13). (Girolamo, Epist., 14, 8-9)
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