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Data inserimento: 24/11/2008 SOLENNITÀ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELLUNIVERSO 2008
Oggi l’anno liturgico finisce proclamando Gesù Cristo Re dell’universo.
Gesù, poco prima di affrontare la sua passione, dove sarà trattato come un povero schiavo, fa quest’affermazione: “Quando il Figlio delluomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore…”; questo significa che ha una piena coscienza di sè e della sua identità! Il Figlio dell’uomo, titolo che Gesù si attribuisce, era considerato un personaggio misterioso, di natura celeste, che è descritto come il giudice del giudizio universale.
Festa di un re, che non ha sudditi ma solo figli, che deve difendere da molti nemici, come dice San Paolo. Il più grosso di questi è la morte e tutti quelli che tramite la paura della morte cercano di influenzare la nostra vita e la nostra fede negativamente, distruggendo la speranza.
Gesù viene a chiedere giustizia e solidarietà e, a mo’ di ammonimento e d’incoraggiamento, ci lascia questa bellissima pagina di vangelo nella quale parla del giudizio universale e ci dà delle indicazioni chiarissime sui suoi criteri di discernimento. E’ bello scoprire che sono criteri del tutto laici, infatti, non ci domanderà a che religione abbiamo aderito, né se siamo stati buoni osservanti. Niente di tutto questo. Tant’è vero che molti giusti si stupiranno di sentirsi chiamare benedetti del Padre suo. Ci domanderà solo se abbiamo usato i nostri talenti a fin di bene. Giudizio di un Dio incarnato e concreto, che c’invita a regnare con lui facendo del bene. Ecco perché il suo regno non è di questo mondo, ma è il cuore pulsante e discreto di questo mondo, è quello che dà vita e senso a tutte le cose, e che la morte cerca di distruggere, ma Gesù promette che la vita vincerà e la sua risurrezione e intronizzazione ne sono il primo segno.
E’ bene pensare a quel giorno, anche perché arriva presto, e in quel giorno tutte le nostre cose di quaggiù assumeranno una connotazione diversa. E’ bene cercare di considerare sin da oggi ciò che ha importanza e cosa è relativo.
Tutte le nazioni vi saranno riunite, quindi ci saranno tutti i miei cari, ma anche tutti gli altri: amici, nemici, stranieri, credenti e non. Tutti davanti al medesimo re pastore, per essere giudicati sull’amore.
Padre Paul Devreux Omelia (23-11-2008)
Fonte: www.lachiesa.it
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Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
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Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
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Promessa del Signore: “ La Mia Misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell'ora della morte le anime che reciteranno questa coroncina “.
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