L'Associazione ¬ |
|
La Diocesi ¬ |
|
International view ¬ |
|
Il Sito ¬ |
|
Varie ¬ |
|
Il respiro del Cuore ¬ |
|
|
ALLA MENSA DELLA PAROLA - AUTORI VARI
|
|
Data inserimento: 12/07/2004 XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Vangelo (Lc 10, 38-42)
In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: “Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta “.
Che cosa avviene nella casa di Betania? Una scena umanamente spiegabilissima. Marta si affatica a preparare, perché vuole offrire una ospitalità dignitosa. Maria invece dimentica tutto e si ferma per ascoltare Gesù. Niente di strano: due caratteri diversi hanno un comportamento diverso. Gesù però ne approfitta per sollevare un problema più grande e dare una risposta tanto impegnativa. Gesù dice: "Marta, perché ti affatichi per tante cose? Una sola è necessaria!”. Che cosa vuol dire Gesù? Certamente non vuol condannare il lavoro di Marta, non vuol condannare l'impegno. Anzi Gesù è venuto per scuotere la pigrizia e per ricordarci che la vita è dono da donare, talento da spendere. Che cosa condanna allora? Gesù condanna l'affanno, l'ansia, la preoccupazione. L'affanno è segno di orgoglio e conseguenza di vuoto interiore. Papa Giovanni diceva: "Sono tranquillo perché non trovo un motivo per affannarmi". Non trovava un motivo... perché? Perché era un uomo libero, era un uomo umile. Quanta sintonia con le parole di Gesù: "Non preoccupatevi di ciò che mangerete e di ciò che berrete, di ciò che vestirete... Preoccupatevi prima di tutto del regno di Dio". Eccoci allora alla seconda parte della lezione di Gesù: "Una, sola cosa è necessaria". Allora dobbiamo star sempre a pregare? Non è questa l'intenzione di Cristo. Gesù non vuole stabilire un dilemma: o pregare o lavorare, bensì vuole ricordare la condizione dell'efficienza cristiana. "Una sola cosa è necessaria": è efficiente non chi fa tanto, ma chi fa con Dio. Lo dovremmo sempre ripetere a noi stessi! Ricordiamo la delicatissima parabola della vite e i tralci: "Io sono la vite e voi siete i tralci". Quali sono le conseguenze per la vita? 'il tralcio è vivo solo se rimane unito alla vite. Allora: rimanete in me, perché senza di me non potete far nulla". Alcune conclusioni per noi: che cos'è la preghiera per noi? E’ solo l'alibi per le situazioni difficili? Allora non sappiamo pregare o forse non abbiamo mai pregato. La preghiera è la gioia del credente, è il respiro spirituale che accompagna tutta la vita. Un giorno Gesù disse: "Se avrete fede grande quanto un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà e niente vi sarà impossibile". E la fede la forza del credente, perché la fede ci permette di far nostra la forza di Dio. Ma qual è la forza di Dio? La forza di Dio è l'Amore. E l'Amore arriva ad abbracciare la croce! Comprendete bene come nello stile della preghiera si gioca la qualità della nostra fede. Ma se la preghiera è così importante, essa ha bisogno di preparazione e di continuazione. Il silenzio prima della Messa! E’ di decisiva importanza. Ci si prepara, si riordinano le idee prima di incontrare una qualsiasi persona... e poi con Dio ci si comporta con una grande leggerezza, con una approssimazione che rasenta l'offesa. E anche la continuazione della preghiera è di fondamentale importanza. La nostra preghiera, la nostra Messa ha qualche conseguenza nella vita? La preghiera vera non può mai lasciare immutata la situazione. Pensate quanto erano onesti gli apostoli quando dissero a Gesù: "Signore, insegnaci a pregare". In fin dei conti anche noi siamo qui per questo.
|
|
Giovanni Paolo II
"Desidero esprimere la mia approvazione e il mio incoraggiamento a quanti, a qualunque titolo, nella Chiesa continuano a coltivare, approfondire e promuovere il culto al Cuore di Cristo, con linguaggio e forme adatte al nostro tempo, in modo da poterlo trasmettere alle generazioni future nello spirito che sempre lo ha animato"
Messaggio nel centenario della consacrazione del genere umano al Cuore divino di Gesù
|
Parole di Gesù Divina Misericordia a Santa Faustina Kowalska
|
|
Dopo un momento rimasi soltanto con Gesù e dissi: « Gesù, prendimi ormai, poiché la tua volontà si è già compiuta ». E Gesù mi rispose: “ La Mia volontà non si è compiuta ancora tutta in te, soffrirai ancora molto, ma Io sono con te, non temere”.
|
|
|